Quando pensi al packaging design, cosa ti viene in mente?
Io non posso fare a meno di pensare alle bottiglie di vetro.
Che contengano un profumo, un alcolico o un soft drink, da sempre su di me hanno esercitato un certo fascino: il mix perfetto tra design, funzionalità e forza comunicativa del marchio che rappresentano. Gli esempi possono essere davvero infiniti, ma l’emblema di questo mix perfetto è sicuramente Coca-Cola con la sua bottiglia Contour. Progettata nel 1915 da Earl E. Dean, a seguito di un contest lanciato da The Coca-Cola Company, è una vera American Icon.
“può essere riconosciuta anche al buio o se rotta in pezzi.”
Ispirata alla forma di un baccello di cacao, chiunque conosce il suo touch feeling, tant’è che la sua forma affusolata e le sue scanalature rendono riconoscibile il prodotto non solo alla vista ma anche al tatto.
Grazie al suo design, la bottiglia può essere riconosciuta anche al buio o se rotta in pezzi. Inizialmente la sua forma era più tondeggiante ma successivamente fu ridimensionata per renderla stabile sui nastri trasportatori.
Un sito web dedicato e un libro ne ripercorrono la storia e gli eventi che hanno portato alla sua creazione.
Nel 2011, un prototipo originale della bottiglia Contour è stato battuto all’asta per 250.000,00 $!
Quando pensi al packaging design, cosa ti viene in mente?
Io non posso fare a meno di pensare alle bottiglie di vetro.
Che contengano un profumo, un alcolico o un soft drink, da sempre su di me hanno esercitato un certo fascino: il mix perfetto tra design, funzionalità e forza comunicativa del marchio che rappresentano. Gli esempi possono essere davvero infiniti, ma l’emblema di questo mix perfetto è sicuramente Coca-Cola con la sua bottiglia Contour. Progettata nel 1915 da Earl E. Dean, a seguito di un contest lanciato da The Coca-Cola Company, è una vera American Icon.
“può essere riconosciuta anche al buio o se rotta in pezzi.”
Ispirata alla forma di un baccello di cacao, chiunque conosce il suo touch feeling, tant’è che la sua forma affusolata e le sue scanalature rendono riconoscibile il prodotto non solo alla vista ma anche al tatto.
Grazie al suo design, la bottiglia può essere riconosciuta anche al buio o se rotta in pezzi. Inizialmente la sua forma era più tondeggiante ma successivamente fu ridimensionata per renderla stabile sui nastri trasportatori.
Un sito web dedicato e un libro ne ripercorrono la storia e gli eventi che hanno portato alla sua creazione.
Nel 2011, un prototipo originale della bottiglia Contour è stato battuto all’asta per 250.000,00 $!
È, infatti, possibile ammirarne il design grazie al tanto famoso quanto contestato murale posto sulla facciata della torre del palazzo progettato da Pietro Lingeri in via Melchiorre Gioia nel quartiere di Porta Nuova a Milano.
Futurismo in bottiglia e in facciata: Campari Soda
Se la bottiglia Contour è la bottiglia più famosa degli Stati Uniti, la bottiglia del Campari Soda è una delle bottiglie più famose d’Italia e, forse, anche d’Europa.
Progettata nel 1932 dal designer Fortunato Depero, questa bottiglia è stata capace di resistere allo scorrere del tempo e al susseguirsi delle mode. Un po’ minimalista, un po’ industriale, icona del futurismo italiano, la sua forma a cono ricorda un calice rovesciato e si fa notare ancora oggi, non solo agli aperitivi o sugli scaffali dei supermercati.
A rendere unica questa bottiglia non è solo il suo design, ma anche il formato. Questo formato, infatti, è stato pensato per trasmettere una sensazione di esclusività al consumatore.
Futurismo in bottiglia e in facciata: Campari Soda
Se la bottiglia Contour è la bottiglia più famosa degli Stati Uniti, la bottiglia del Campari Soda è una delle bottiglie più famose d’Italia e, forse, anche d’Europa.
Progettata nel 1932 dal designer Fortunato Depero, questa bottiglia è stata capace di resistere allo scorrere del tempo e al susseguirsi delle mode. Un po’ minimalista, un po’ industriale, icona del futurismo italiano, la sua forma a cono ricorda un calice rovesciato e si fa notare ancora oggi, non solo agli aperitivi o sugli scaffali dei supermercati.
A rendere unica questa bottiglia non è solo il suo design, ma anche il formato. Questo formato, infatti, è stato pensato per trasmettere una sensazione di esclusività al consumatore.
È, infatti, possibile ammirarne il design grazie al tanto famoso quanto contestato murale posto sulla facciata della torre del palazzo progettato da Pietro Lingeri in via Melchiorre Gioia nel quartiere di Porta Nuova a Milano.
Pack minimal, massima creatività: Absolut Vodka
Restando sempre nel settore beverage, ma nel segmento dei superalcolici, ci spostiamo in Svezia.
Espressione del packaging design è senza dubbio Absolut Vodka.
La sua bottiglia è caratterizzata da un design minimalista, che trova le sue origini nelle bottiglie dei prodotti farmaceutici dell’800, dal vetro extra trasparente e da un’etichetta essenziale.
La sua semplicità ed eleganza, l’hanno resa una bottiglia eclettica e di ispirazione per infinite collaborazioni creative, sia a livello globale che locale, e che coinvolgono il mondo del design, della musica, della moda, dell’arte, del cinema e del sociale.
Grazie a tutte queste variegate collaborazioni è stato possibile dare vita a una galleria di opere artistiche.
Tra tutte, la mia preferita è Absolut Disco.
Se siete curiosi, o, magari, in cerca di ispirazione, sul sito di Absolut le trovate tutte.
Absolut Disco è realizzata con 1.000 prismi riflettenti a forma di bottiglia di Absolut Vodka
Pack minimal, massima creatività: Absolut Vodka
Absolut Disco è realizzata con 1.000 prismi riflettenti a forma di bottiglia di Absolut Vodka
Restando sempre nel settore beverage, ma nel segmento dei superalcolici, ci spostiamo in Svezia.
Espressione del packaging design è senza dubbio Absolut Vodka.
La sua bottiglia è caratterizzata da un design minimalista, che trova le sue origini nelle bottiglie dei prodotti farmaceutici dell’800, dal vetro extra trasparente e da un’etichetta essenziale.
La sua semplicità ed eleganza, l’hanno resa una bottiglia eclettica e di ispirazione per infinite collaborazioni creative, sia a livello globale che locale, e che coinvolgono il mondo del design, della musica, della moda, dell’arte, del cinema e del sociale.
Grazie a tutte queste variegate collaborazioni è stato possibile dare vita a una galleria di opere artistiche.
Tra tutte, la mia preferita è Absolut Disco.
Se siete curiosi, o, magari, in cerca di ispirazione, sul sito di Absolut le trovate tutte.
Ma cos’hanno in comune questi prodotti?
Se ci pensiamo bene, il packaging di questi prodotti non si limita esclusivamente a una funzione estetica, ma ha anche e soprattutto una funzione comunicativa.
La forma, il materiale e il colore sono espressione della forza comunicativa del marchio e veicolano un messaggio, una sensazione visiva o tattile o un’emozione al consumatore.
“Quando pensi al packaging del tuo prodotto è fondamentale chiedersi qual è il messaggio, la sensazione e l’emozione che vuoi trasmettere al tuo consumatore.”
Noi possiamo aiutarti a progettare il tuo packaging e a trasmettere al tuo consumatore i messaggi, le sensazioni e le emozioni che vuoi veicolare.
Come lo facciamo? Guarda il nostro portfolio!
Contattaci per informazioni aggiuntive o un preventivo, non vediamo l’ora di collaborare con te per il successo del tuo prodotto.